Salvatore Spagnolo – Figli e bambini
I figli: specchi per un nostalgico ripasso della nostra vita vissuta.
I figli: specchi per un nostalgico ripasso della nostra vita vissuta.
Gli occhi di un figlio sono l’orizzonte pulito, dove albeggia sempre il dono della clemenza.
Troppi genitori, quando scoprono che i figli si stanno perdendo su strade sbagliate, si chiedono sgomenti: “Come è possibile? Eppure io gli ho dato tutto”. Ecco, il problema forse è proprio quello.
La famiglia, un luogo sacro.
Come si può definire colui che fa del male ai bambini, non credo si possa, senza essere offensivi. Leggo di padri di famiglia che usano violenza sui minori. Mi viene da pensare con che faccia ritornino a casa dai loro figli, dove trovano il coraggio di guardare i loro occhi, o solo di sfiorare quella purezza, pur sapendo che renderanno sporco tutto, con i loro gesti e pensieri. Guardandoti allo specchio, riesci ancora a vedere qualcosa che somigli ad un essere umano?
Forse è per questo che non ho mai desiderato avere un figlio. L’idea di raddoppiarmi per nove mesi per poi dimezzarmi e non tornare mai più intera mi ha sempre fatto un po’ paura.
I più felici sono coloro che vivono giorno per giorno come i bambini, portando a spasso le loro bambole che svestono e rivestono, girando con gran rispetto intorno alla dispensa dove la mamma ha rinchiuso i dolci, e quando infine riescono a ottenere quanto desiderano, lo divorano a piena bocca gridando: “Ancora!”.