Luigi Moretta – Filosofia
Prima giudicano… e poi commettono gli stessi errori delle persone da loro giudicate.
Prima giudicano… e poi commettono gli stessi errori delle persone da loro giudicate.
Se non avessimo mai veduto le stelle, e il sole, e il cielo, nessuna delle parole che abbiamo detto sull’universo sarebbe stata mai pronunciata. Ma ora la visione del giorno e della notte, e dei mesi e dell’evolvere degli anni, ha creato il numero, e ci ha dato una concezione del tempo e il potere di indagare sulla natura dell’universo; e da questa sorgente abbiamo tratto la filosofia, di cui un bene maggiore non fu e non sarà mai donato dagli dei all’uomo mortale.
Nessuno può essere senza essere, uomo e donna non esistono, esiste solo ciò che sono e la ribellione contro ciò che sono.
Gli anni passano, non c’è niente da fare, loro non guardano in faccia nessuno, ricchi, poveri, giovani, meno giovani, niente sono senza cuore, sono imperterriti, loro avanzano, avanzano e ogni tentativo di fermarli è praticamente impossibile, e così ti ritrovi a fare il primo compleanno, poi i fatidici diciotto anni, il primo quarto di secolo, e pian piano ecco che arrivi a cinquanta, “cinquanta mezzo secolo di vita”, tu non ti senti vecchio, poiché dentro la tua anima non hai età, ti senti ancora un ragazzo, e quando per un attimo te li dimentichi è la gente che te lo fa notare, te lo dicono spudoratamente, senza mezzi termini, “stai diventano vecchio”, non c’è nulla da fare, devi desistere alla realtà, gli anni passano.
Ci sono più cose in cielo e in terra, Orazio, di quante ne sogni la tua filosofia.
Il passato non muore mai. E non è neanche passato.
L’unità di misura dell’affetto è la dimostrazione quotidiana.