Gianluca Menegazzo – Filosofia
Nessun pensiero si districherà nella nostra mente se essa è impegnata in atti superflui.
Nessun pensiero si districherà nella nostra mente se essa è impegnata in atti superflui.
Sopravviverai in quel cielo blu dove la libertà e le parole del vento ti guideranno alle scelte più bella che solo il cuore potrà comprendere, e la mente amare.
Io non pretendo che tu capisca cos’è l’amore, ma pretendo che rispetti chi lo ha già capito.
Quando qualcuno ti dice “era una battuta non prendertela”. Credo che in fondo ci sia sempre un po’ di verità.
Riguardo agli dèi, non ho la possibilità di accertare né che sono, né che non sono, opponendosi a ciò molte cose: l’oscurità dell’argomento e la brevità della vita umana.
La pratica indolore dell’amore insorge dal cuore ma evita ogni cognizione.
“[…] credere di essere” uno “che fa parte a sé, staccato dalla incommensurabile pluralità dei propri io, rappresenta un’illusione, peraltro ingenua, di un’unica anima di tradizione cristiana, il dottor Ribot e il dottor Janet vedono la personalità come una confederazione di varie anime, perché noi abbiamo varie anime dentro di noi, nevvero, una confederazione che si pone sotto il controllo di un io egemone. Il dottor Cardoso fece una piccola pausa e poi continuò: quella che viene chiamata la norma, o il nostro essere, o la normalità, è solo un risultato, non una premessa, e dipende dal controllo di un io egemone che si è imposto nella confederazione delle nostre anime; nel caso che sorga un altro io, più forte e più potente, codesto io spodesta l’io egemone e ne prende il posto, passando a dirigere la coorte delle anime, meglio la confederazione, e la preminenza si mantiene fino a quando non viene spodestato a sua volta da un altro io egemone, per un attacco diretto o per una paziente erosione.”