Arjan Kallco – Filosofia
Puoi recare qualsiasi persecuzione che vuoi allo scrittore, anche carnale, ma mai alla sua anima che tramite la penna diventa una fortezza inespugnabile.
Puoi recare qualsiasi persecuzione che vuoi allo scrittore, anche carnale, ma mai alla sua anima che tramite la penna diventa una fortezza inespugnabile.
Si dovrebbe sempre ragionare in prospettiva perché il più grande giudice della ragione è il tempo.
La dialettica ravviva dei rapporti dati per morti.
La felicità, la gioia e l’allegria sono molto più insensibili in confronto alla tristezza, al dolore e alla sofferenza.Tendiamo a sentire più l’agonia dei secondi in confronto al benessere dei primi; come se quest’ultimi fossero tenue nebbia al mattino che si dissolvono in pochi attimi.La felicità, la gioia e l’allegria sono come tratteggiati sulla sabbia mentre la tristezza, il dolore e la sofferenza vengono scolpite nella roccia. Tendiamo ricordare più i secondi che i primi; come se per quest’ultimi soffrissimo d’una sorta d’amnesia, slavate via dalla sabbia al passaggio della schiuma, dalle onde del tempo e dal continuo suo peregrinare. Mentre i secondi son come sassi lanciati al cuore e si depongono sull’anima appesantendola ogniqualvolta il loro ricordo torna a farci visita, visita poco gradita.
L’infinito è l’assenza di vita, ma è presenza di percezioni invisibili.
Chissà se è meglio essere un talento o un genio?
Più ampie sono le oscillazioni che si manifestano in noi rispetto alla linea mediana del nostro carattere e più facili e frequenti saranno le nostre emozioni. Ciò influirà, di conseguenza, sull’intensità e sulla frequenza dei nostri dolori e delle nostre felicità. Più queste oscillazioni verranno manifestate e meno acquisiremo altrui ammirazione e fiducia.