Carmelo Bene – Filosofia
Io che sto parlando è per questo che non sono io.
Io che sto parlando è per questo che non sono io.
Quando qualcuno ti dice “era una battuta non prendertela”. Credo che in fondo ci sia sempre un po’ di verità.
Lascia che la tua penna scriva imbizzarrita e ribelle alle regole del tuo pensiero e vedrai che nascerà un fiore.
Accoglie un alito di brezza la mia inquietudine, vicino a te, mare… Guizzano i pensieri, mentre antichi e recenti scheletri fluttuando tra le onde vanno e sempre tornano ad infrangersi sugli scogli del mio cuore! La già rara gocciolina di gioia rapidamente evapora, senza lasciar traccia, se non nella ricerca spasmodica e nostalgica di un’altra e un’altra ancora. Il dolore no! Al contrario, resta! Si fissa, si incrosta sulle mie rocce. In attesa di quella gioiosa goccia resta in pena… la mia pena.
Tante volte dubitiamo dell’esistenza delle cose solo perché non le riusciamo a vedere, altre volte invece, nell’apparenza, vediamo cose che davvero non esistono. È la fallacità della convinzione che gli occhi siano il mezzo fondamentale per mettere in contatto la nostra mente con la realtà. Dubitate dei vostri occhi più spesso e forse riuscirete a vedere più lontano di qualunque immaginazione.
Ciò che senti o ciò che pensi? La scelta è la risposta!
La tastiera ha un’anima masochista; quando la guardi, ti chiede: battimi.