Paola Tinchitella – Filosofia
E se la speranza fosse la prima a morire… non nutrirebbe i sogni… sono solo una carica a salve per sparare al reale.
E se la speranza fosse la prima a morire… non nutrirebbe i sogni… sono solo una carica a salve per sparare al reale.
Com’è semplice smontare tutto quello che si è fatto senza alcuna nuova proposta.
Siamo una combinazione di eventi che si incontrano per accadere.
Chiudere un occhio, calare la palpebra dell’altro, stringere i denti, tapparsi le orecchie e trattenere il respiro non toccando niente, non ti aiuteranno a fingere di non aver vissuto ciò che oggi ti ha rovinato, logorato dentro e scavato nel cuore e nella mente un feretro dove vagherà per sempre.
Sono un’anima folle e ribelle in un mondo di finti santi.
Ho cominciato ad essere amico di me stesso.
È tutto un ritorno, ma siamo noi a dare il consenso ad aprire o lasciare la porta chiusa.
Com’è semplice smontare tutto quello che si è fatto senza alcuna nuova proposta.
Siamo una combinazione di eventi che si incontrano per accadere.
Chiudere un occhio, calare la palpebra dell’altro, stringere i denti, tapparsi le orecchie e trattenere il respiro non toccando niente, non ti aiuteranno a fingere di non aver vissuto ciò che oggi ti ha rovinato, logorato dentro e scavato nel cuore e nella mente un feretro dove vagherà per sempre.
Sono un’anima folle e ribelle in un mondo di finti santi.
Ho cominciato ad essere amico di me stesso.
È tutto un ritorno, ma siamo noi a dare il consenso ad aprire o lasciare la porta chiusa.
Com’è semplice smontare tutto quello che si è fatto senza alcuna nuova proposta.
Siamo una combinazione di eventi che si incontrano per accadere.
Chiudere un occhio, calare la palpebra dell’altro, stringere i denti, tapparsi le orecchie e trattenere il respiro non toccando niente, non ti aiuteranno a fingere di non aver vissuto ciò che oggi ti ha rovinato, logorato dentro e scavato nel cuore e nella mente un feretro dove vagherà per sempre.
Sono un’anima folle e ribelle in un mondo di finti santi.
Ho cominciato ad essere amico di me stesso.
È tutto un ritorno, ma siamo noi a dare il consenso ad aprire o lasciare la porta chiusa.