Paola Tinchitella – Filosofia
E se la speranza fosse la prima a morire… non nutrirebbe i sogni… sono solo una carica a salve per sparare al reale.
E se la speranza fosse la prima a morire… non nutrirebbe i sogni… sono solo una carica a salve per sparare al reale.
Quel bisogno assurdo di socievolezza (credo quia absurdum est)
Vana saggezza è tutto, e falsa filosofia.
Aristotele, da buon teorico, resta confinato nel’astratto.
Leggere Nietzsche significa rischiare la vita.
Gli anni passano, non c’è niente da fare, loro non guardano in faccia nessuno, ricchi, poveri, giovani, meno giovani, niente sono senza cuore, sono imperterriti, loro avanzano, avanzano e ogni tentativo di fermarli è praticamente impossibile, e così ti ritrovi a fare il primo compleanno, poi i fatidici diciotto anni, il primo quarto di secolo, e pian piano ecco che arrivi a cinquanta, “cinquanta mezzo secolo di vita”, tu non ti senti vecchio, poiché dentro la tua anima non hai età, ti senti ancora un ragazzo, e quando per un attimo te li dimentichi è la gente che te lo fa notare, te lo dicono spudoratamente, senza mezzi termini, “stai diventano vecchio”, non c’è nulla da fare, devi desistere alla realtà, gli anni passano.
Non sei d’accordo anche tu – dissi – che gli uomini rinunciano ai beni involontariamente, volontariamente ai mali? E non è forse un male illudersi intorno alla verità, un bene, invece, essere in possesso del vero? E possedere il vero non ti sembra che consista nel pensare ciò che veramente è?