Salvatore Raimondo – Filosofia
Ci sono persone che non finiranno mai di volersi bene, semplicemente perché ciò che le lega è più forte di ciò che le divide.
Ci sono persone che non finiranno mai di volersi bene, semplicemente perché ciò che le lega è più forte di ciò che le divide.
Il pensiero è una classificazione della mente che agisce per giudizio indiretto, l’idea del pensiero di un Dio perfetto classifica l’uomo, a sua volta perfezione, visto che lo stesso pensiero che ne subisce l’atto dello stesso pensiero di perfezione risulta equo con lo stesso pensiero di Dio, quindi se io sono un essere pensante quindi deduco che il mio pensiero di Dio è trovare in esso un essere perfetto, ma è il pensiero di esso che mi porta ad una perfezione non contaminata, ma il pensiero è esistenza? Se così fosse allora Dio non è perfetto ma è il risultato della nostra imperfezione per essere perfetti, l’idea di Dio invece è una qualificazione di tutti i pensieri veri e non, quindi rimane l’esistenza di Dio che è un ipotesi di valori determinata da due funzioni: “la scelta e la sua funzione” la scelta è decidere se un Dio è un giudice dei propri mezzi con la quale usiamo il suo nome, la funzione è la proiezione con la quale noi qualifichiamo la sua potenza, quindi in entrambi i casi c’è un’idea che un pensiero, l’idea è l’alchimia di un qualsiasi movimento “vita” il pensiero è la conoscenza a posteriori di come sia fatta la sua immagine e somiglianza dall’alchimia stessa dell’idea.
Il vero scopo della vita lo si capisce al momento della morte.
Quel bisogno assurdo di socievolezza (credo quia absurdum est)
Chi vive nell’orgoglio soffre in silenzio.
Un trattato di filosofia potrebbe benissimo essere composto da battute umoristiche.
La cosa importante è fare la cosa giusta. Poi il motivo può cambiare da persona a persona.