José Ortega y Gasset – Filosofia
Io sono io e la mia circostanza, e se non la salvo non salvo neanche me stesso.
Io sono io e la mia circostanza, e se non la salvo non salvo neanche me stesso.
Ciò che si considera eterno, alla fine è solo di passaggio in questa eterna esistenza, se c’è una cosa che non cambia mai, son proprio i cambiamenti.
– L’amore continua ma non si dimentica.- bella frase!- grazie…- come ti è venuta?- non lo so… sarà la forza d’abitudine…- di cosa?- di non riuscire a dimenticare.
L’essere è sé. Ciò significa che non è né attività né passività. Non si può tuttavia dirlo “immanente a se stesso”, perché l’immanenza è sempre un rapporto a se stesso. Ma l’essere non è rapporto a se stesso, è invece se stesso. Riassumeremo tutto questo dicendo che l’essere è in sé.Che l’essere sia in sé significa che esso non rinvia a sé, come fa la coscienza di sé: questo sé esso lo è. In realtà, l’essere è opaco a se stesso e lo è perché è pieno di se stesso. È ciò che diremo meglio affermando che l’essere è ciò che è.L’essere è, l’essere è in sé, l’essere è ciò che è. Ecco i tre caratteri che l’esame provvisorio del fenomeno d’essere ci permette di attribuire all’essere del fenomeno.
La venerazione verso il saggio è essa stessa un gran bene per colui che la prova.
Non so cosa credere… illuminatemi.
Se hai un problema, qualunque sia la sua entità o importanza, non ti preoccupare. Se ce una soluzione al problema stai tranquillo lo risolverai, se non ci sono soluzioni possibili stai tranquillo lo stesso tanto non c’è niente da fare.