Graziano Origa – Filosofia
Ottobre: in New York, ero caravella di Cristoforo, per il Columbus Day, e ho navigato per tutta Manhattan, gettando poi l’ancora nella Wall Street Sauna.
Ottobre: in New York, ero caravella di Cristoforo, per il Columbus Day, e ho navigato per tutta Manhattan, gettando poi l’ancora nella Wall Street Sauna.
Mi piace isolarmi dal mondo e dai suoi rumori molesti che otturano la mia mente, mi isolo e sono solo io e il foglio bianco!
Il particolare è nell’essenziale, come l’ombra è nella luce: l’uno esalta l’altro.
I’m not good at future planning. I don’t plan at all. I don’t know what I’m doing tomorrow. I don’t have a day planner and I don’t have a diary. I completely live in the now, not in the past, not in the future.Non sono bravo a programmare il futuro. Non lo programmo per niente. Non so cosa farò domani. Non ho un’agenda e non ho un diario. Vivo totalmente nel presente, non nel passato, non nel futuro.
Il dolore è come il mare, nel suo indistinto ondeggiare e rifluire incessante.
Le civiltà decadono quando dimenticano il vecchio proverbio: “chi vuole: vada! Chi non vuole: mandi!” Come il loro dinamismo viene meno, tutto tende a fermarsi. Ci si siede, anzi: ci si sdraia. Ed il sintomo più evidente è che a funzionare sempre meglio restano solo gli organi sessuali, ricchi di una esperienza di miliardi di anni.
L’instabilità emotiva, legata ad un dolore, è sempre seguita e gestita, dalla variabile della domanda del perché fosse accaduto.