Giacomo Sonaglia – Filosofia
Ho un po’ di nostalgia degli anni ’80, cosa sarà?Forse è la vita che passa come un turbine senza darti il tempo di assaporarne ogni attimo… l’oggi è troppo presto domani.
Ho un po’ di nostalgia degli anni ’80, cosa sarà?Forse è la vita che passa come un turbine senza darti il tempo di assaporarne ogni attimo… l’oggi è troppo presto domani.
Esistono un infinità di modi per suicidarsi senza morire. “Oggigiorno basta essere cittadini Italiani…”
L’uomo è nato libero e ovunque è in catene.
Com’è semplice smontare tutto quello che si è fatto senza alcuna nuova proposta.
È meglio contare poche persone leali che molte insincere.
Noi non esistiamo. Siamo quelli che nessuno ringrazia. Siamo quelli che devono prendere le decisioni che nessun altro riesce a prendere.
Ne sono certa: le parole non sono un’arma. Esistono per loro stesse, per amore di quello che spiegano e raccontano, e per la realtà che si respira tra le righe.Sono sempre le azioni, invece, che, nel bene o nel male, costruiscono o distruggono.
Esistono un infinità di modi per suicidarsi senza morire. “Oggigiorno basta essere cittadini Italiani…”
L’uomo è nato libero e ovunque è in catene.
Com’è semplice smontare tutto quello che si è fatto senza alcuna nuova proposta.
È meglio contare poche persone leali che molte insincere.
Noi non esistiamo. Siamo quelli che nessuno ringrazia. Siamo quelli che devono prendere le decisioni che nessun altro riesce a prendere.
Ne sono certa: le parole non sono un’arma. Esistono per loro stesse, per amore di quello che spiegano e raccontano, e per la realtà che si respira tra le righe.Sono sempre le azioni, invece, che, nel bene o nel male, costruiscono o distruggono.
Esistono un infinità di modi per suicidarsi senza morire. “Oggigiorno basta essere cittadini Italiani…”
L’uomo è nato libero e ovunque è in catene.
Com’è semplice smontare tutto quello che si è fatto senza alcuna nuova proposta.
È meglio contare poche persone leali che molte insincere.
Noi non esistiamo. Siamo quelli che nessuno ringrazia. Siamo quelli che devono prendere le decisioni che nessun altro riesce a prendere.
Ne sono certa: le parole non sono un’arma. Esistono per loro stesse, per amore di quello che spiegano e raccontano, e per la realtà che si respira tra le righe.Sono sempre le azioni, invece, che, nel bene o nel male, costruiscono o distruggono.