Roberto Felicetti – Frasi sulla Natura
Ho sempre amato il mare perché nel suo profondo blu posso annegare i miei pensieri più tristi.
Ho sempre amato il mare perché nel suo profondo blu posso annegare i miei pensieri più tristi.
Le montagne sono quei luoghi dove Dio ha ritratto le sue dita quando ha finito d’impastare il mondo.
Ho sempre amato il mare perché nel suo profondo blu posso annegare i miei pensieri più tristi.
Come l’erba che germoglia,cresce senza far rumore,ama il giorno della pioggia,S’addormenta sotto il sole.
Esistono tre tipi di fuoco, in natura. Il rosso fuoco che riduce in cenere, quello azzurro relativamente innocuo del fuoco di plasma, e quello devastante, terribile, pericoloso se usato male, del fuoco dello spirito, che la materia ha nella sua luce come energia, e che alla morte rilascia nella realtà circostante trasformandosi negli Elementi. Una energia simile, se troppa, mette la vita in discussione… indipendentemente dallo splendore che si ottiene come maschera, dai simulacri che si usano, depredandoli, per vivere a lungo, al riparo dal proprio male, dalla mortalità, che comunque restano, perché avere non è essere. Perciò la salvezza stava nella vita e non nella morte. E che speranza si può mai avere, se addirittura chi insegna la saggezza e la vita è il primo a negarle per interessi discutibili e irresponsabili.
A volte mi chiedono: ma qual è il tuo colore preferito? Come faccio a sceglierne uno, quando ce ne sono tanti così belli? Come faccio a scartare un azzurro, per scegliere un rosso, come faccio a mettere via il giallo per scegliere un arancione, eppur un bianco, un lilla, il blu. No, non potrei, il mio colore preferito sono tutti i colori del mondo.
Stamani è caduta la neve a coprire il verde dei prati e a portare il profumo di fresco e con essa, purtroppo, anche qualche disagio tangibile per la viabilità ed i parcheggi.In una sorta di messaggio silente il cielo si è portato all’altare la sposa terra vestita di bianco. Un antico connubio che ogni anno si perpetua per rinsaldare la genialità dell’Inverno che protegge con i suoi vezzi le messi che nel seno terreo sostano in attesa dell’esplosione della primavera per poi germogliare al tepido Sole Primaverile.