Paulo Coelho – Guerra & Pace
Non pensare che io sia venuto a portare pace. Sono arrivato a portare la spada.
Non pensare che io sia venuto a portare pace. Sono arrivato a portare la spada.
Resterò seduto qui, al tuo fianco, finchè rimarrai di fronte a questo fiume. E se…
La Guerra è una vittoria personale, la Pace è una vittoria comune.
Tu sei stata la speranza dei miei giorni di solitudine, l’angoscia dei miei momenti di dubbio, la certezza dei miei istanti di fede.
Oggi tante persone sono infelici… piangono perché non hanno un computer nuovo… un telefonino di ultima generazione… mentre dall’altra parte del modo ci sono persone che piangono per la fame… per la guerra e riescono ad essere felici con piccoli gesti della vita come affetto e amore.
Rinchiusi nei loro cupi manieri, i signori della Terra guardavano i falò nelle foreste e si sentivano defraudati: quei villici si piccavano di voler conoscere la felicità – e chi sperimenta la contentezza non riesce più a vivere senza ribellarsi all’afflizione. Se quei contadini avessero cercato di essere felici per tutto l’anno, l’intero sistema politico e religioso sarebbe stato in pericolo.
La Vergine possiede il potere dell’uomo e della donna. È condannata alla solitudine, ma la solitudine rivela molti segreti. Essa è il prezzo che deve pagare la Vergine: non aver bisogno di nessuno, consumarsi nel proprio amore per tutti e, attraverso la solitudine, scoprire la sapienza del mondo.