Beppe Severgnini – Guerra & Pace
Certo, Al Qaeda è una mostruosità velenosa: ma se temo una vipera, non sparo alle jene (colpendo le pecore).
Certo, Al Qaeda è una mostruosità velenosa: ma se temo una vipera, non sparo alle jene (colpendo le pecore).
In guerra chi ama muore.
Gli uomini continueranno ad uccidersi gli uni gli altri fino al giorno in cui cominceranno a svilupparsi spiritualmente e a svolgere il loro dovere in modo imparziale e ponderato, opponendosi a ogni forma di integralismo e di predominanza di una fede o di un’ideologia qualsiasi sull’altra.
Costruire una gru di carta è come fare la pace: alcuni passi sono goffi e in un primo momento può persino sembrare impossibile. Eppure, con pazienza, il risultato è sempre qualcosa di rara bellezza. Questa è l’arte dell’origami.
La guerra serve all’uomo per fargli comprendere dove porta l’odio verso il proprio simile.
È nel silenzio delle tenebre che si scorge il grido del terrore, della morte, tenebre che risiedono in ognuno di noi e finché culleranno le nostre esistenze esisterà la guerra, l’odio che nasce in noi e nel mondo germoglia.
Quale combattimento può giudicarsi vantaggioso, se apre ferite da ambo le parti?