Marco Mammino – Guerra & Pace
La guerra è come una penna, dove passa lascia il segno!
La guerra è come una penna, dove passa lascia il segno!
Cerca di non vivere in funzione di qualcosa o di qualcuno, ma solo per il gusto di farlo giorno per giorno.
Distruggi ciò che ti distrugge.
Adesso ci sono i soldi della guerra. Quella che promette aiuti. È diventata buona la guerra, umana, generosa, compassionevole, umanitaria? No, ma deve farlo credere. È fondamentale creare consenso alla guerra, far vedere che belle cose produce. Ci avevano già provato in Kosovo. L’idea della ‘guerra umanitarià si è formata sostanzialmente in quell’occasione: quando si decide di bombardare, di ammazzare, conviene garantire che dopo arriveranno gli aiuti. Certo si tratta di molto danaro, ma in fondo costa quanto un giorno o due di guerra, è un costo aggiuntivo che vale la spesa: è pubblicità, è comunicazione. E il mondo ‘umanitariò, in buona misura, è stato al gioco.
La guerra è il demone degli uomini senz’anima.
La libertà è poter restare pacifici, in uno stato in cui è importante se resti viva.
Quando decidi di combattere una battaglia non far fede ad un esercito, ma alla tua capacità di affrontare il nemico con la tua forza.