Christian Frezzetti – Lavoro
Col sole in bocca e lo stereo a palla, è così che si và a lavoro!
Col sole in bocca e lo stereo a palla, è così che si và a lavoro!
Chi ha voglia di vivere ha “la febbre del sabato sera”. Chi non ha voglia di lavorare ha la febbre del lunedì mattina.
Il segreto del successo? Pensare diverso dagli altri e non tradire il cliente.
Come sia possibile sopportare la vera e profonda noia di non fare con scrupolo tutto ciò che si fa, foss’anche battere un chiodo, è difficile spiegarlo.
Non possono capire che non basta avere semplicemente un lavoro per sentirsi soddisfatti. E non capiscono quando gli dico che voglio smettere di sentirmi fortunato semplicemente perché ho un lavoro, chi se ne importa quale, per il fatto che molta gente non ha nemmeno quello. Tutti abbiamo il diritto di scegliere il lavoro che ci dà più soddisfazioni a prescindere dai soldi che ci fa guadagnare.
Se lavoro incessantemente fino alla fine, la natura mi dovrà un’altra forma di esistenza quando quella presente sarà svanita.
Grazie alla simulazione dell'”occupazione”, e al miraggio di un futuro positivo per la società del lavoro, si crea la legittimazione morale a procedere in modo ancora più determinato contro i disoccupati e quelli che rifiutano di lavorare. Nello stesso tempo, le agevolazioni fiscali e le cosiddette “gabbie salariali” abbassano ancora di più il costo del lavoro. E così si favorisce con tutti i mezzi possibili il già fiorente settore del lavoro sottopagato e dei lavoratori poveri disposti a tutto.