Jules Renard – Lavoro
Quella letteraria è l’unica professione in cui nessuno ti considera ridicolo se non guadagni del denaro.
Quella letteraria è l’unica professione in cui nessuno ti considera ridicolo se non guadagni del denaro.
Arriva un momento in cui realizzi che non ti sei semplicemente specializzato in qualcosa: qualcosa si è specializzato in te.
Stiamo scommettendo sulla nostra visione, e preferiamo fare questo piuttosto di prodotti “anche noi” [ndt. copiati]. Lo lasciamo fare ad altre aziende. Per noi, è sempre il prossimo sogno.
Aziende, piccole o grandi, ciò che veramente farà la differenza tra chi soccomberà alla crisi e chi invece ne farà un’opportunità per crescere, sarà dato dalle piccole cose: un sorriso in più, un piccolo sconto, un nome ricordato, un consiglio disinteressato.Perché, al di là di minuziose strategie di marketing o di vendita, c’è sempre il cliente, un essere umano che vuole essere riconosciuto, apprezzato, ascoltato e, nella foga di fare numeri, spesso tendiamo a dimenticarcelo.
Dio ha avuto bisogno soltanto di sei giorni per creare il mondo, ma egli aveva il vantaggio di lavorare da solo. (dal Journal de Genève)
I dirigenti, i sicofanti, i lacchè, cambiano posto, partito, azienda, giornale, televisione, ma non cambiano mai la testa, restano sempre asserviti al potere.
Ci sono aziende tempocratiche e aziende meritocratiche, nella prima si scodinzola, nella seconda si lavora.