Stefano Gentilini – Libertà
Tagliare i fili da ciò che ci rende stupidamente liberi ci fa capire di essere sempre marionette nelle nostre stesse mani.
Tagliare i fili da ciò che ci rende stupidamente liberi ci fa capire di essere sempre marionette nelle nostre stesse mani.
È meglio conoscersi per amare invece che amare per conoscersi.
La notte mi permette di scorgere una vita fatta di calde luci artificiali, mi protegge con la sua ombra dalla normalità del giorno, dove tutto è (in)visibile e così tremendamente troppo reale.
Gli esseri viventi lottano per liberarsi da ciò che li ha creati.
La follia non è sempre la perdita della ragione, ma l’aver trovato una via di fuga dalla prigione della normalità. È vedere l’equilibrio che vola via, lasciandosi trasportare al di fuori dei nostri pensieri.
Quanto mi piace la libertà della solitudine.
Penso che la libertà è uno dei termini più oscuri ed ambigui, perché siamo nati già con delle “catene invisibili”, ed un uomo in sé è anche una massa di contraddizioni. Ma all’essere umano è concessa “la coscienza”, mentre, all’umanità “la civiltà”: la consapevolezza di convivenza nell’usare “l’arte pacifica del reagire”, non le azioni barbariche.