Avevo un estremo bisogno di viaggiare, colsi quindi l’occasione al balzo e iniziai l’avventura. Al capolinea decisi di scendere, esausto ma felice, posizionai il segnalibro, riposi il libro sul comodino e scesi alla normalità. Leggere rende leggeri, rende liberi.
Certe parole inquinano gli abbracci, alcuni silenzi li elevano verso il divino.
Ma infine, un po’ più calma, si sorprese a sorridere. Se non altro lo aveva fatto: si era ribellata e gli aveva detto in faccia quello che pensava.
Un classico è un libro che ha sempre qualcosa da dire!
Sono libri -disse lui- leggici dentro fin che puoi. Sarai sempre un tapino se non leggi nei libri.
Le parole scritte sono frammenti d’anima persa in un mondo di non appartenenza, parole, semplici seppur complicate… restano impresse, nei mondi sconosciuti, frammenti di parole sparse in uno spazio dei tempi d’anima incompresa!
Il luogo più affollato che conosca è il cimitero delle promesse. Adottatene almeno una perché dietro di essa si nasconde timidamente la speranza di qualcun altro.