Simona Sanna – Libri
Sarei stata la persona più secchiona del mondo, se solo i libri di scuola mi piacessero come quelli di romanzi.
Sarei stata la persona più secchiona del mondo, se solo i libri di scuola mi piacessero come quelli di romanzi.
Due anni dalla prima volta che ci siamo visti. Due anni fa, due giri intorno al sole, stavo attraversando la mensa con il mio ukulele, quando fui catturata da un paio d’occhi che mi fissavano, i tuoi, atterriti all’idea che potessi farti la serenata. E anche se passai attorno al tuo tavolo e andai a cantare per qualcun altro, mi lasciai dietro qualcosa: il mio cuore. Allora non lo sapevi. Forse neanch’io lo sapevo. Che ne hai fatto Leo? Hai avuto cura del mio cuore? O lo hai scombinato?
Un aforisma ha la dignità della mente che lo ha partorito.
Ero stato circondato da esseri fantastici, da cento delicati nulla, evocati dal potere poetico eppure, per me, più vivi della stessa realtà.
Quel cerchio di rosso e porpora e oro sembra nella notte cittadina un foro trapanato nella realtà per mostrare l’astratto splendore che arde al di sotto.
Il bello di scrivere è che puoi sparare tutte le stupidaggini che ti saltellano per la testa. Quello che non riusciresti a dire a voce. O meno ancora guardando negli occhi.
“Armand, tornerai?” Lei aveva gli occhi colmi di lacrime. “Promettimelo.”Rimasi di stucco. “Sybelle, cos’è che le donne desiderano così spesso sentire e aspettano a lungo di sentire? Ti amo.”