Maddie Dawson – Libri
La sua voce non pronuncia il mio nome da tantissimi anni. Non è più allenata a dire il mio nome.
La sua voce non pronuncia il mio nome da tantissimi anni. Non è più allenata a dire il mio nome.
Tutti possono scrivere un romanzo in tre volumi: ciò richiede semplicemente una completa ignoranza della vita e della letteratura.
Mi ero simpatico perché io, quello lì nello specchio, lo sapevo cosa aveva passato nella vita. Sofferenza, pianti, dolori, silenzi, gioie, risate. E anche se non era perfetto, non potevo che volergli bene, tutto sommato.
Non riesco a saziarmi di libri. E sì che ne posseggo un numero probabilmente superiore al necessario; ma succede anche coi libri come con le altre cose: la fortuna nel cercarli è sprone a una maggiore avidità a possederne. Anzi coi libri si verifica un fatto singolarissimo: l’oro, l’argento, i gioielli, la ricca veste, il palazzo di marmo, il bel podere, i dipinti, il destriero dall’elegante bardatura e le altre cose del genere, recano con sè un godimento inerte e superficiale; i libri ci danno un diletto che va in profondità, discorrono con noi, ci consigliano e si legano a noi con una sorta di famigliarità attiva e penetrante.
Per me scrivere è tirare fuori la morte dal taschino, scagliarla contro il muro e riprenderla al volo.
Sognò: stava costruendo un enorme muro con tantissimi libri. Cresceva alto, vedeva solo quello, il suo compito era di accatastare tutti i libri del mondo in una grande costruzione.
“Non sono al tuo fianco, Anna, io sono il tuo fianco.””Sei la parte mancante che torna da lontano a combaciare.”