George Orwell – Libri
Un fatto è disapprovare le idee politiche di uno scrittore; altra cosa, non necessariamente incompatibile con la prima, è disapprovare “lui” perché ti costringe a pensare.
Un fatto è disapprovare le idee politiche di uno scrittore; altra cosa, non necessariamente incompatibile con la prima, è disapprovare “lui” perché ti costringe a pensare.
Non sono io l’arma, allora, pensò. Il cuore gli si riempì di gioia e sollievo, e gli venne voglia di unirsi a Sirius che, passando davanti alla loro porta per andare dall’Ippogrifo, cantava a squarciagola: “tu scendi dalle stelle, o fierobe-e-ecco”.
Gregorio Samsa, svegliatosi una mattina da sogni agitati, si trovò trasformato, nel suo letto, in un enorme insetto immondo.
Tanto detesto la morte, le buie porte dell’Ade, quanto detesto un uomo che con le labbra dice una cosa e nel cuore ne cela un’altra.
La vita sulla terra è dura perché il pianeta è povero di tutto ciò che è necessario all’esistenza.
Se da un lato le mie difficoltà – il mio “autoesilio” – mi avevano fatto scoprire sfaccettature importanti di me stesso, dall’altro avevano prodotto un effetto collaterale deleterio: la solitudine era diventata un vizio. Il mio universo si era ristretto ai pochi amici che vivevano su quei monti, alle lunghe risposte a lettere ed e-mail e all’illusione che “tutto il resto del tempo mi appartenesse”. Insomma, vivevo un’esistenza priva dei normali problemi derivanti dalla frequentazione degli altri, scevra di ogni contatto umano.
Il pericolo è più nei tuoi occhi che non in venti delle loro spade: se mi guardi con dolcezza, sarò forte contro il loro odio.