Marcello d’Orta – Libri
La mamma è una cosa seria. Essa si sacrifica da quando noi nasciamo. Essa produce il latte per noi. Quando siamo piccoli produce il latte, perché è un mammifero: per ciò si chiama mamma. (da “Io speriamo che me la cavo”)
La mamma è una cosa seria. Essa si sacrifica da quando noi nasciamo. Essa produce il latte per noi. Quando siamo piccoli produce il latte, perché è un mammifero: per ciò si chiama mamma. (da “Io speriamo che me la cavo”)
Rimanemmo così, sulla sommità di quel capo, per quello che ci sembrò un tempo infinito, abbracciati senza dire una parola, mentre il vento non smetteva di soffiarci contro, e sembrava strapparci i vestiti di dosso; per un istante fu come se ci tenessimo stretti l’uno all’altra, perché quello era l’unico modo per non essere spazzati via nella notte.
Due esseri che si amano, soli, isolati dal resto del mondo… è molto bello! Ma di che cosa parlerebbero tutto il tempo? Per quanto spregevole sia il mondo, essi ne hanno bisogno per potersi parlare.
A volte penso sia stata la luna a partorirmi tra spasmi di cosce pallide sapientemente allargate tra le stelle proprio in alto. Così appesa sopra un concerto di David Bowie lei si apriva lasciandomi cadere.Io sono Demon e la luna è mia madre.
Tutti noi custodiamo un segreto chiuso a chiave nella soffitta dell’anima.
Nel momento in cui la scena si era fatta più raccapricciante, una risata demoniaca, una risata che si può avere solo quando non si è più uomini, scoppiò sul volto livido del prete. Quasimodo non udì quella risata, ma la vide. Il campanaro indietreggiò di qualche passo alle spalle dell’arcidiacono, e all’improvviso, scagliandosi su di lui con furore, con le sue grosse mani lo spinse per la schiena nell’abisso su cui don Claude si sporgeva.Il prete gridò:”Dannazione!”. E cadde.(da “Notre Dame de Paris”)
Improvvisamente ho un cane.Senza averlo chiesto a nessuno sono diventato proprietario di un cane.Ho un cane, ma non ho un posto per dormire.Sono praticamente un punkabbestia.