Charles Monroe Schulz – Matrimonio
I parenti sono come i cataloghi di vendite postali, arrivano all’improvviso.
I parenti sono come i cataloghi di vendite postali, arrivano all’improvviso.
Le mogli hanno un solo modo per convincere i mariti a fare qualcosa: cominciare loro stesse a farlo.
Amare significa non dover mai dire: “Lavateli tu, i tuoi calzini!”
Quando non si tratta che di amarsi, non c’è nessun pericolo di lasciarsi reciprocamente sedurre dallo charme e dalle qualità l’uno dell’altro; ma quando si tratta di sposarsi, sarà utile che ciascuno sappia bene se potrà sopportare i difetti dell’altro.
Un matrimonio non si può mai dire pienamente riuscito neppure quando dura tutta la vita. Anzi, a volte sono i peggiori, perché la convivenza è fatta di convenienza e di tante altre componenti a cui manca il più importante: l’amore.
Oggi le relazioni, i matrimoni hanno la durata di un programma televisivo.
Perché la donna che diceva di amarmi aveva lasciato che la sua insoddisfazione mettesse artigli e lunghi denti e diventasse il mostro che poi ha finito per dividerci, invece che semplicemente e naturalmente rendermene partecipe? Perché non ci si capisce mai davvero? Perché ci si ama, si arriva a sentirci un tutt’uno con l’altra persona, come se davvero fossimo due metà di un unico insieme e poi un niente, un nonnulla o un nessuno, bastano per separarci di nuovo e farci tornare due unità separate, due sconosciuti, due ricordi, come se l’altro fosse soltanto una vecchia canzone che ci piaceva e che abbiamo a lungo ascoltato in un tempo lontano, ma di cui oramai ricordiamo a stento il ritornello?