Alessandro Paronuzzi – Matrimonio
C’è di certo una differenza fra il matrimonio e gli arresti domiciliari, e prima o poi, la individuerò.
C’è di certo una differenza fra il matrimonio e gli arresti domiciliari, e prima o poi, la individuerò.
L’indifferenza negli occhi della persona con la quale trascorriamo la vita è peggio d’una violenza, peggio d’uno schiaffo o d’un insulto. È gelo quotidiano.
Non esiste divorzio senza un matrimonio.
Il legame di ogni rapporto, sia nel matrimonio sia nell’amicizia, sta nella conversazione.
Molti sostengono che a far durare un matrimonio sia il perdono, credo che questo sia sbagliato, non perché si riesca a non commettere errori, infatti tutti sbagliamo, ma che relazione sarebbe se dovessimo continuamente dire alla nostra metà: “ti perdono, o sei perdonato”, il matrimonio diverrebbe in tal caso una sorta di aula giudiziaria, io credo invece che quando c’è “regia” di amore di vero amore e di rispetto, la parola perdono uscirebbe di “casa” e la vita matrimoniale invece di aula dibattimentale diverrebbe un luogo al riparo dai trambusti della discordia!
Non sono favorevole al lunghi fidanzamenti: danno l’opportunità di scoprire il carattere l’uno dell’altro prima del matrimonio, il che non è mai auspicabile.
Si può essere anche presi per sdolcinati, ma penso che quei piccoli gesti galanti che non si usano quasi più, come spostare la sedia al ristorante per fare accomodare la donna, o aprirle la portiera dell’auto, siano dettati dall’anima.