Alexandre Cuissardes – Medicina e salute
La parola tumore inizia sempre con la “t” prosegue con la “s” di speranza ma finisce spesso con la “e” di estrema unzione.
La parola tumore inizia sempre con la “t” prosegue con la “s” di speranza ma finisce spesso con la “e” di estrema unzione.
Se curare sempre non si può, consolare sempre si deve.
C’era una volta una famiglia (1) composta da tante persone che vivevano la vita di ogni giorno, fatta di sacrifici, lotte, sofferenze,anche perché purtroppo erano tutti orfani dei genitori (2) ed avevano da anni in casa con loromolti parenti (3), tutti a carico, che non lavoravano, non producevano ed erano anche molto esigenti.Purtroppo però invece che cacciarli, addirittura alcuni dei componenti della famiglia smisero di lavorare e cominciarono a passare dalla loro parte.Così dal “c’era una volta…” siamo passati al “c’è oggi una famiglia dove pochi continuano a fare grandi sacrifici e molti vivono” a carico dei pochi”.Non è previsto il lieto fine1 italia2 stato3 (politici sindacalisti burocrati )
Andrebbe fatto l’esame del palloncino a chi va a votare, chissà quanti ritiri di carte d’identità.
A volte l’opinione sbagliata di un giudice fa più danni di una pistola.
A volte dietro le sbarre c’è qualcuno migliore di tanta gente fuori, ed anche migliore di chi in carcere ce lo ha mandato.
Siamo pieni di giornali per adulti che andrebbero guardati con gli occhi dei bambini.