Emilio Civardi – Medicina e salute
Torno alla realtà. Il paziente è sdraiato in un letto d’ospedale. Io sono al suo fianco. Ogni cosa attorno ha perso valore o, meglio, è stata ricondotta a quello vero.
Torno alla realtà. Il paziente è sdraiato in un letto d’ospedale. Io sono al suo fianco. Ogni cosa attorno ha perso valore o, meglio, è stata ricondotta a quello vero.
Un dottore ignorante è l’aiutante di campo della morte.
Senza amore, non si vive, senza dolore, non si ama.
Faccio l’infermiera, da anni assisto malati, conforto i parenti, lotto con loro… Il lavoro diventa routine? Si, non puoi, non devi farti coinvolgere emotivamente, è un lavoro di prontezza, intuizione, velocità, nel momento in cui devi aiutare qualcuno a vivere. Poi… a casa rielaboro il caso, il momento, la persona… spesso scivola una lacrima, il cuore si chiude in un pugno di doloroso sconforto. Qualcuno non è più con noi… Con rabbia, asciugo le lacrime, pronta a ricominciare, luce nel buio della sofferenza…
Il ruolo delle guardie mediche: se vi fa male qualcosa non ha da darvi nulla, se state per morire vi manda all’ospedale, risultato: 3000 euro al mese per questa pagliacciata!
Non puoi conoscere una malattia se non l’affronti di persona.Solo “guardandola in faccia” potrai scoprirne il triste volto; se le sorriderai comunque, di rimando, ti accorgerai che il suo volto non sempre richiama tristezza…
Non fermatevi all’apparenza, guardate oltre! Non tutti i mali vengono per nuocere. Se non esistesse l’anemia mediterranea quante persone morirebbero a causa della malaria?