Angela Cicolari – Medicina e salute
La volontà di Dio e degli angeli, persino dei santi, ha ormai varcato i confini del male, fino ad arrivare all’oscenità innominabile. Lo sa dove stanno andando. Non lo fate.
La volontà di Dio e degli angeli, persino dei santi, ha ormai varcato i confini del male, fino ad arrivare all’oscenità innominabile. Lo sa dove stanno andando. Non lo fate.
Quando si desiderano sempre e solo i soldi si sarebbe disposti pure a credere che…
Non è la musica ad essere armonia. Segue ed è in equilibrio sull’armonia che la governa. Senza la legge non esisterebbe nemmeno la musica. Diventa cacofonia e squilibrio della natura quando il direttore d’orchestra monta in ira contro la legge matematica volendosene liberare, anzi cercando di far diventare la sua musica la legge, sostituendosi ad essa e sperando di diventare il padrone incontrastato, diventando la Legge. È questo che gli angeli e Dio compreso stanno cercando di fare, all’interno del mondo che li sostiene. Più ricchezza, più luce, obbedendo ai due lati della medaglia, due corna che rappresentano un Dio unico, sempre più carburante per il signore della dualità che così sta crepando. È crepata infatti, questa medaglia; più spirito immette e indossa per diventare potente, più la crepa si allarga. È chiaro il motivo. Le parole e la musica non possono andare contro la matematica, sperando che diventi vero quello che fa comodo. È una strada senza vie d’uscita. Il nemico che Dio e gli angeli odiano così tanto (ma credo che sia in realtà invidia) stava cercando di salvarli. Dalla dannazione eterna a cui li porterà le opere in cui sperano tanto. Se il male che compiono ha conseguenze gravi e devastanti sul mondo che vogliono dominare assassinando chi è meglio di loro per raddoppiarsi il potere, prendere più spirito attraverso la croce, diano pure la colpa a chi vogliono: questo risultato matematico che non possono controllare, continuerà ad aggravarsi finché cercheranno di cambiarlo sostituendosi alla Legge. Come possono pensare che una legge possa piegarsi al potere, e che se non lo fa è contro Dio? E come ha osato, Dio, credere che sbarazzarsi di quello vero lo farà diventare superiore alla Legge, alla matematica. Le conseguenze le subirà tutte. Non sarà la luce che ha in corpo a salvarlo e rafforzarlo. Se continua ad estrarla, ci resta secco nella vampata devastante dell’inferno che si sta guadagnando. Non avrà scampo, nemmeno vie d’uscita visto che se le sarà inglobate e assorbite, tutte per guadagnare più potere. Proprio il troppo che ha voluto… stroppia.
È strano che “il Serpente” voglia bruciare quel libro. Non sa, forse, che il fuoco con cui sta giocando brucia più del suo.
Se… rimpiangerà amaramente di non essersi fatto saltare le cervella in tempo.
La giustizia non è vanità. Siamo così piccoli che di fronte alla verità commettiamo meschinità indicibili, rapimenti, abusi, matrimoni forzati, assassinii, paradossalmente desiderando di ottenere queste cose, mentre esse fuggono lontano di fronte alle nostre azioni e alle catene che desideriamo mettere alle idee svantaggiose per il Potente e il Figlio, ignari sembra che la giustizia si ottiene prima dentro il cuore, dimostrandola con le azioni e non con la malizia. I sovrani e conquistatori dei cieli non hanno ben chiaro che eliminando qualcuno per le sue idee e giustizia, si condannano a morte da soli, insieme a tutta la luce e l’oscurità di questo Cosmo, nella morte eterna e senza speranza di ritorno delle cose, nel disastroso e definitivo crollo strutturale dell’Architettura, o Programma, in cui, aggiunta un’energia incompatibile, si è fuso. Un bug di sistema che porterà al collasso universale. Prima di sparare avrebbero dovuto ascoltare. Questa è l’unica vanità.
Con la violenza si ottiene solo ingiustizia, con l’odio solo illusioni, togliendo agli altri togliamo a noi stessi, e la mano perversa che stringe una vittima a terra, potente come l’universo, non ha lealtà e onestà sufficiente a regnare e dominare nemmeno il bagno di una stazione.