Patrizia Luzi – Morte
Tutto è precario nella vita terrena, le cose, le persone non sono mai veramente nostre, non le portiamo con noi quando passiamo nell’aldilà. Siamo solo noi stessi e basta, e forse lasciamo un vuoto a chi ci ha amato davvero.
Tutto è precario nella vita terrena, le cose, le persone non sono mai veramente nostre, non le portiamo con noi quando passiamo nell’aldilà. Siamo solo noi stessi e basta, e forse lasciamo un vuoto a chi ci ha amato davvero.
La morte prematura e voluta è solo un pretesto per non dover ammettere a se stessi d’aver fallito nell’unico nostro vero dovere e diritto… vivere.
Cerchiamo di vivere in modo tale che quando moriremo persino il becchino sia triste.
Il canto delle civette ed il grido degli allocchi, sono presagi di funesti rintocchi.
Non c’è bisogno di consegnare un cadavere in pubblico per meritare la dimenticanza.
E poi arriva quella voglia matta di te, delle tue mani su di me, mi prende all’improvviso e mi fa battere il cuore a mille!
La morte è la fine di un piccolissimo viaggio in una autostrada immensa.