Jean-Paul Malfatti – Morte
La lotteria della vita non dà premi in denaro o gettoni d’oro, ma sorteggia, tra tutti gli abitanti del pianeta, biglietti spaziali gratuiti per viaggi improrogabili e indelebili verso l’aldilà della fisicità.
La lotteria della vita non dà premi in denaro o gettoni d’oro, ma sorteggia, tra tutti gli abitanti del pianeta, biglietti spaziali gratuiti per viaggi improrogabili e indelebili verso l’aldilà della fisicità.
Per me la morte significa ben poco. È l’ultimo scherzo in una serie di brutti scherzi.
La morte giunge inaspettata.Non è una ladra, ma ti ruba la vita…Quando sarà il mio turnovorrei essere rapito durante il sonno.Non voglio guardarla in faccia…
Lasciarsi andare alle emozioni è la cosa più bella al mondo… ma in alcuni momenti della vita non riesci proprio a farlo.
C’è un gioco sottile nel risveglio. Una fase in cui la morte ti corteggia, lusingandoti, per protrarre il sonno e convincerti a non svegliarti mai più. La morte ha la prima mano. Ti presenta caleidoscopicamente ciò che ti attende non appena avrai aperto gli occhi. Di che sudare freddo in un letto caldo. Poi, ti fa una controproposta: ti invita a tenere gli occhi chiusi, come se tu fossi il testimone di un imminente delitto mafioso. Quindi, gioca la carta del torpore: un asso pigliatutto che si porta via i tuoi progetti per il passato, ramazza l’angoscia di un presente onnipresente come Dio, ti assicura che nel futuro, per tua fortuna, non ci sarai.
È così che me lo sono sempre immaginato quel giorno. Mi sveglierò in una campagna, e dopo aver superato una distesa di grano, vi rivedrò. E fra una lacrima e qualche capello bianco ci riabbracceremo sotto lo stesso cielo.
Il karate mi ha insegnato che noi esseri umani abbiamo tutti il diritto ad una dignità e ad una difesa disciplinata guidata dal buon senso, dalla ragione e dalle virtù naturali della prudenza e della temperanza.