Anna Maria D’Alò – Morte
Bisogna morire più volte a se stessi per non morire senza essersi mai conosciuti.
Bisogna morire più volte a se stessi per non morire senza essersi mai conosciuti.
La morte arriva, quando finiscono i sogni. Fino a quando l’uomo riesce o sognare a desiderare e a sperare è vivo.
La morte è tutto quello che si compie di giorno. La vita risiede nel silenzio notturno.
L’abbraccio è il ponte su cui baciarsi.
La cecità imposta è più buia di quella reale, perché nella seconda il cuore vede.
Dal nulla si genera il tutto, dal buio la luce. Una tela bianca è la culla di una nuova vita.
La morte è riservata ai vigliacchi, il sonno eterno ai sognatori.