Mirko Badiale – Morte
Da giovani possediamo un orizzonte come recinto, da anziani un recinto come orizzonte.
Da giovani possediamo un orizzonte come recinto, da anziani un recinto come orizzonte.
È strano come a volte il ricordo della morte sopravviva molto più a lungo della vita che essa ha rubato.
Un ricamo li nell’armadio, sulle lenzuola di seta custodite come uno scrigno prezioso e intoccabile. Le guardo, le sfioro poi mi allontano. La sera prima che ti saresti sposata avevo sognato di metterle sul tuo letto, e tu con gli occhi pieni di lacrime di emozione mi avresti detto: Mamma da domani abiterò qui, ma so che quando tornerò a casa da te mi aspetterai a braccia aperte. Quel ricamo aveva dentro i fili del tuo futuro ma questo futuro non l’hai vissuto. Ora quei fili mi graffiano il cuore, e non so a cosa aggrapparmi per non sprofondare nel mio dolore.
Se non riesci a fare alzare le parole dal foglio, scrivere è inutile.
Chi muore paga tutti i debiti.
Davanti a vita e specchi è sempre bene che uno dei due rifletta.
Nonostante Dio abbia donato a tutti la memoria, sono molte le persone che ascoltando la voce degli altri dimenticano di sentire la propria.