Pino Scotto – Morte
Mi vesto di nero perché è morta l’intelligenza.
Mi vesto di nero perché è morta l’intelligenza.
E ancora, danzava con la morte e non si rendeva conto che era la vita nel cerchio di fuoco, fuori dal perimetro della folle ragione.
Ogni momento può essere l’ultimo per i mortali.
Tutto sommato la morte non è poi una brutta cosa, sapere che dovremo morire dovrebbe essere un vantaggio per vivere al meglio ogni giorno.
Se venissi a trovarmi stanottefredda, bianca signora Mortee di venir con te mi chiedessiti direi si, senza neanche pensarcidi una sola cosa ti preghereinon farmi ta nto soffrirnel momento di morirlascia che da un sonno smaniosopossa passare all’eterno riposoMa se potessi esaudireun altro mio desiovorrei veder la genteil giorno del mio addioaffliggersi o ringraziare Dio.
A Provins è stato giustiziato, in questi giorni, un giovane che aveva assassinato due borghesi, un uomo e una donna, violentato la serva sul posto e bevuto tutta la cantina. Ora, per veder ghigliottinare un tipo tanto stravagante, già alla vigilia erano arrivati a Provins più di diecimila campagnoli. Poiché gli alberghi non li potevano ospitare tutti, molti hanno passato la notte all’aperto, dormendo sulla neve. L’affluenza di folla è stata tale che è venuto a mancare il pane.
La vita è un lungo conto da pagare con la morte. La morte è un invito gratuito alla mensa dell’ignoto.