Vera Somerova – Morte
A forza di temere la morte… si è scordato di vivere.
A forza di temere la morte… si è scordato di vivere.
Dicono che è la morte la fine di tutto, ma sbagliano. La vera fine di tutto è quando il cuore si ferma ad ogni delusione! Quella è la vera morte!
La morte è l’unico mezzo di evasione sicura da un mondo assurdo, tutti gli altri metodi non consentono risultati apprezzabili; dunque poiché siamo tutti prigionieri, per i più caritatevoli è giunta l’ora di aiutare il proprio prossimo.
L’uomo è un essere che fa rumore, cattiva musica e lascia abbaiare il cane. Solo qualche rara volta sta zitto, ma allora è morto.
Se devo morire, fatemi morire in una locanda.
La cosa che più mi diverte è che un giorno, tutto ciò che resterà di me, saranno queste parole scritte nel vento.
Niente c’è di temibile nella vita per chi è veramente convinto che niente di temibile c’è nel non vivere più. Il più terribile dunque dei mali, la morte, non è nulla per noi, perché quando ci siamo noi non c’è la morte, quando c’è la morte noi non siamo più. Non è nulla dunque né per i vivi né per i morti, perché per quelli non c’è, questi non sono più.