Vera Somerova – Morte
A forza di temere la morte… si è scordato di vivere.
A forza di temere la morte… si è scordato di vivere.
Figliolo, se ci pensi bene, la morte non è altro che una dispersione di cultura.
Chi non teme la morte non muore.
C’è un buon modo per finire qualcosa!?
Dove mi porti? “Chiedilo al coraggio”, esclamò la morte. Ma il coraggio non rispose e la morte tacque. Si guardarono. Fu la vita.
Nessun eroe è mortale finché non muore.
La freccia gli si piantò alla base del collo ed egli si accasciò contro la parete e mentre l’anima gli usciva gorgogliando dalla ferita gli occhi gli s’arrovesciarono all’indietro e potè vedere per un momento dentro di sé. Vi trovò il villaggio natio, le acque scintillanti del mare e i suoi passi di fanciullo lungo la riva, sentì gli spruzzi e la schiuma e la sabbia dorata sotto i piedi, il calore del sole sulle spalle nude. Desiderò di non essere mai partito mentre, piangendo, scendeva per sempre nel buio e nel freddo.