Roberto Giusti – Morte
In vita, non si parla mai di morte. In punto di morte, si parla sempre di vita.
In vita, non si parla mai di morte. In punto di morte, si parla sempre di vita.
Ho visto la luce delle stelle svanire, la dove tutto iniziò con un bacio d’amore. Ora non resta che il tempo di lacrime e dolore, di solitudine e ricordi. Notte, portami via con te.
La vita è solamente un sogno sfuggevole, solo la morte è eterna.
Sei invisibile, come il fievole passaggio del vento fra le fronde degli alberi spoglie…seppur così udibile, nella foresta dagli incessanti fruscii.Canti in ogni dove, riecheggiano in eterno il tuo bel e dannato nome…dacché il buio afferra ancora, le tue labbra nell’eclissi di sole.
Il silenzio… ha la capacità di dire tutto o niente…
La freccia gli si piantò alla base del collo ed egli si accasciò contro la parete e mentre l’anima gli usciva gorgogliando dalla ferita gli occhi gli s’arrovesciarono all’indietro e potè vedere per un momento dentro di sé. Vi trovò il villaggio natio, le acque scintillanti del mare e i suoi passi di fanciullo lungo la riva, sentì gli spruzzi e la schiuma e la sabbia dorata sotto i piedi, il calore del sole sulle spalle nude. Desiderò di non essere mai partito mentre, piangendo, scendeva per sempre nel buio e nel freddo.
Cerco la chiave delle evasioni verso paesi desiderati, forse è proprio la morte.