Sara Biddeci – Morte
In un lato buio della luce io cammino, ma quando la nebbia si avvicina ecco che comincio a capire. Le fauci delle tenebre mi annientano. Cado… Muoio.
In un lato buio della luce io cammino, ma quando la nebbia si avvicina ecco che comincio a capire. Le fauci delle tenebre mi annientano. Cado… Muoio.
Muore sempre il più bravo, senti sempre dire: era un buon ragazzo, era un uomo amabile, era una donna socievole e brava casalinga, e molto altro buonismo, mai una volta che c’è ne sia uno cattivo.
La morte è un cammino solitario, che ci porterà nel cuore del mistero. Non è qualcosa da condividere, nemmeno con le cose o le persone che ci sono più vicine, perché nulla e nessuno può aiutarci a intraprendere un viaggio privo di qualsiasi contatto con le cose che conosciamo.
La morte è insieme la possibilità di ogni istante e l’impossibilità di ogni possibilità.
Gli dei nascondono agli uomini la dolcezza della morte, affinché essi possano sopportare la vita.
Quando il tuo cuore cesserà di battere il suo eco riecheggerà all’unisono sul mio; sostenendolo sino alla fine…
Chi si accorcia di vent’anni la vita, accorcia di altrettanto la paura della morte.