Alessio Scollo – Morte
Alle volte mi estinguo!
Alle volte mi estinguo!
Notte, una di quelle che non danno scampo, sinistra sinfonia di rumori e timori ancestrali.Un sudario di nubi basse e vermiglie avanzava implacabile dalle cime dell’orizzonte, si apprestava lento a nascondere le stelle del cielo mentre il chiarore della luna colava sulle sponde del lago e poteva ancora scivolarne sopra le acque immobili come argento fuso. Un vento freddo e straniero sussurrava promesse di tempesta…
Non uccidete i vostri nemici ma sfregiateli e mutilateli, affinché essi siano un ricordo per se stessi e per gli altri… e ovunque passate tutto muore e ciò che non muore desidera la morte.
I buoni muoiono giovani perché capiscono che non ha senso vivere se devi essere buono.
Giace il cavallo al suo signore appresso,giace il compagno appo il compagno estinto,giace il nemico appo il nemico, e spessosu’l morto il vivo, il vincitor sul vinto.Non v’è silenzio e non v’è grido espresso,ma odi un so che roco e indistinto:fremiti di furor, mormori d’ira,gemiti di chi langue e di chi spira.
L’amore è stato inventato dai fiorai, dai venditori di pellicce…
Vorrei solo addormentarmi, ma vorrei risvegliarmi in un’altra vita.