Antonio Pistarà – Morte
La morte ci misura con la vita.
La morte ci misura con la vita.
La morte sembra essere l’unica soluzione ai dolori della vita, ma la vita sembra essere l’unica soluzione che ci permette di affrontare i dolori.
Antonio saprai ciò che vuoi solo se riuscirai a non sentire tutto ciò che ti viene detto. Vedrai ciò che vuoi solo se guarderai aldilà delle apparenze ingannevoli e fuorvianti. Godrai di una limpida gioia se imparerai ad accettare ed a convivere con la sofferenza. Esulterai per il successo solo se passerai dalla sconfitta… solo allora avrai guardato negl’occhi la vita prima ch’ella guardi te!
Quando la sofferenza avrà scavato anche l’ultimo angolo del cuore, allora si potrà mostrare al mondo la scultura dell’anima.
Chi ci genera non muore mai veramente, continua a vivere dentro di noi. Noi siamo loro ed un giorno il circolo della vita si chiuderà e gli estremi si riuniranno per sempre.
“Quando sarò silenzio” tra silenzi eterni, cercherò uno sospiro a che aggrapparsi per far sentire la mia immensa solitudine.
Qualsiasi cosa sua le provocava il pianto: il pigiama sotto il guanciale, le pantofole che le erano sempre sembrate da infermo, il ricordo della sua immagine che si spogliava in fondo allo specchio mentre lei si pettinava per coricarsi, l’odore della sua pelle che avrebbe persistito sulla sua a lungo dopo la morte. Si fermava a metà di qualsiasi cosa stesse facendo e si dava un colpo con la mano sulla fronte, perché all’improvviso ricordava qualcosa che aveva dimenticato di dirgli. Le venivano in mente di continuo le tante domande quotidiane a cui solo lui avrebbe potuto rispondere. Una volta lui le aveva detto una cosa che lei non riusciva a concepire: gli amputati sentono dolori, crampi, solletico, alla gamba che non hanno più. Così si sentiva lei senza di lui, sentendolo dove non c’era più.