Antonio Pistarà – Abuso
Viviamo in una società che dell’abuso ne fa uno stile di vita e con il suo incedere lede uno tra i principali fondamenti dell’essere uomo: “il rispetto e la sacralità della dignità dell’altro”.
Viviamo in una società che dell’abuso ne fa uno stile di vita e con il suo incedere lede uno tra i principali fondamenti dell’essere uomo: “il rispetto e la sacralità della dignità dell’altro”.
“La chiave dei segreti” che tutto apre e tutto svela è dentro di noi ma non sappiamo sempre trovarla: è racchiusa e custodita nel luogo più recondito della nostra mente. Ella non può essere né perduta né duplicata ed è la risorsa più importante che abbiamo: “la speranza”.
L’unione dei nostri corpi alimenta la sorgente prodotta dall’implosione del nostro unico corpo che ci brucia di passione e completo abbandono dei sensi nella tempesta “perfetta” generata dalla nostra fusione. Sei lo stato di sublimazione dei miei sensi e l’appagamento della mia anima: adesso voglio te, di nuovo, ancora, sino al completo sfinimento. Io sono qui, vieni a prendermi.
Lasciamo che la tentazione ci morda, senza capire che il veleno potrebbe ucciderci.
Ai miei occhi appari come la somma dei riflessi di mille diamanti che accecano i miei occhi, come il concentrato della brezza prodotta dalla forza di mille uragani, buona come il profumo del pane appena sfornato in un “forno” circondato e fuso dal profumo di rose, come un bicchiere di rugiada raccolta che ritempra la mia anima. Povere le mie labbra: troppo deboli per resistere al tuo unico ed inconfondibile richiamo all’amore, alla felicità, al contatto.Adesso siamo uno di fronte all’altro: le tue labbra sfiorano le mie grazie all’aria che le attraversa accarezzandole e come in un attimo i sensi si perdono nel “fulmine” folgorante per il corpo e la mente che il nostro contatto crea: “il bacio”.
Fa male. Fa male la rabbia quando tocca le labbra con parole che non vorresti…
Il treno della vita può anche essere passato: basta ricordarsi che la stazione rimane comunque aperta.