Marika P. – Morte
Morte, parola subdola della vita. Non ci sarebbe vita se non ci fosse la morte, non ci sarebbe morte se non ci fosse la vita.
Morte, parola subdola della vita. Non ci sarebbe vita se non ci fosse la morte, non ci sarebbe morte se non ci fosse la vita.
Quando sogni di morire è meglio che ti svegli.
Qualsiasi cosa sua le provocava il pianto: il pigiama sotto il guanciale, le pantofole che le erano sempre sembrate da infermo, il ricordo della sua immagine che si spogliava in fondo allo specchio mentre lei si pettinava per coricarsi, l’odore della sua pelle che avrebbe persistito sulla sua a lungo dopo la morte. Si fermava a metà di qualsiasi cosa stesse facendo e si dava un colpo con la mano sulla fronte, perché all’improvviso ricordava qualcosa che aveva dimenticato di dirgli. Le venivano in mente di continuo le tante domande quotidiane a cui solo lui avrebbe potuto rispondere. Una volta lui le aveva detto una cosa che lei non riusciva a concepire: gli amputati sentono dolori, crampi, solletico, alla gamba che non hanno più. Così si sentiva lei senza di lui, sentendolo dove non c’era più.
Il grande dolore che ci provoca la morte di un buon conoscente ed amico deriva dalla consapevolezza che in ogni individuo v’è qualcosa che è solo suo, e che va perduto per sempre.
Se una persona stuzzica un serpente, si aspetti delle conseguenze.Se un serpente morde una persona, uccidendola, si aspetti delle conseguenze.
Nessuno può sfuggire all’abbraccio della morte, se la morte ha deciso di ghermirti.
Qual è la morte peggiore? Morire ucciso da un’arma da fuoco? Morire sul posto di lavoro? Morire in un incidente stradale? Morir di solitudine? Morire di una malattia incurabile? Morire suicida? Morire d’amore?