Anna D’Urso – Morte
Il miglior addio che possiamo dare è quello di lasciare un buon ricordo di noi.
Il miglior addio che possiamo dare è quello di lasciare un buon ricordo di noi.
Siamo i vuoti comprati dalla morte, alla quale dovremo essere resi. E tra quelli vecchi e quelli nuovi il valore che essa ottiene non subisce mai una flessione.
Stanislaw Lec dice che i cannibali si lamentano perché l’uomo fa schifo, ma il mostro di Milwaukee purtroppo o per fortuna era di bocca buona, e così ne ha mangiati 17.
I cambiamenti non si fanno, si vivono.
Che belle le frecce! Scoccate dall’arco della vita, sembra poterne orientare la direzione come meglio si desidera; le frecce sono le emozioni che, puntualmente, scocchiamo perché sentiamo il profumo della vita… perché desideriamo quella vita. Però, non sempre le frecce scoccate puntellano la vita – o meglio – puntellano proprio come il mare quando giunge sulla sabbia e ne inverte i granelli. La freccia di Gianni avrebbe voluto “fermare” sulla terra il papà, eppure il mare aveva invertito l’emozione della vita. Comunque, una vita solo perché non compare non significa che scompare.
Mi chiedo ancora se io possa morire…visto che da quel giorno mi sento già morto,ucciso dalle tue parole che la vita mi han tolto.
Non uno dei tuoi antenati è morto giovane. Si sono tutti accoppiati almeno una volta.