Gianluca Menegazzo – Morte
Oggi ho pianto per la prima volta per te, ti ho perso per sempre, non so se mai ti rivedrò come facevo tutti i giorni, ma sono fiero di essere stato sotto la tua guida, nonno.
Oggi ho pianto per la prima volta per te, ti ho perso per sempre, non so se mai ti rivedrò come facevo tutti i giorni, ma sono fiero di essere stato sotto la tua guida, nonno.
Che schifo quegli “amici” che quando sei vivo, sei morto…e quando sei morto ti resuscitano rimembrandoti.
È la morte dei singoli, non delle masse, che ci sconvolge.
Non li avete uccisi: le loro idee camminano sulle nostre gambe.
Il mio angelo è una donna, il suo splendido sorriso mi da forza, il suo umore mi da carica, la sua femminilità mi infiamma il cuore.
Il progresso tecnico. La morte dotata di una motofalciatrice.
Le persone ci lasciano, prima o poi qualcuno se ne va, ed è inutile chiederci il perché. Non avremmo risposta, noi siamo troppo piccoli per capire e troppo umani per comprendere. Qualcuno un giorno disse: “la morte non esiste”, quel qualcuno credo abbia visto aldilà del tempo, del mondo, della vita terrena. Ed io mi sento di credergli.