Cesare Beccaria – Morte
Non è dunque la pena di morte un diritto, […] ma è una guerra della nazione con un cittadino.
Non è dunque la pena di morte un diritto, […] ma è una guerra della nazione con un cittadino.
Mio padre diceva sempre che quando muori, se hai cinque veri amici, hai avuto una grande vita.
Dovrebbe esistere una legge universale che impedisca di morire in primavera.
Anche quando smetterà di pulsare il cuore di una persona buona continuerà a vivere nelle anime dei suoi cari!
Siamo i vuoti comprati dalla morte, alla quale dovremo essere resi. E tra quelli vecchi e quelli nuovi il valore che essa ottiene non subisce mai una flessione.
Il citofono suona all’impazzata, Pallina è bianca in volto, tremante, con occhi pieni di lacrime e sofferenza.Step le si avvicina.- “Pollo è morto”. Poi lo abbraccia cercando di trovare in lui quello che non può più trovare da nessuna parte.Poco più tardi alla Serra con Babi, Step vede luci lampeggianti intorno a Pollo, senza più la forza di ridere, scherzare… in silenzio gli accarezza il volto e sussurra piangendo – “Mi mancherai”.E Dio solo sa com’è stato sincero.
Eutanasia non è eutanasia quando si muore con dignità in modo naturale.