Massimo Ammaniti – Morte
Dopo la morte penso che finirò sotto al fico della mia casa di Manciano, dove riposano i miei cari.
Dopo la morte penso che finirò sotto al fico della mia casa di Manciano, dove riposano i miei cari.
La malattia è la ribellione della nostra eternità contro il suo seppellimento ad opera dell’ego.
Ogni istante dalla vita donato è un istante alla morte ceduto.
Padre mio mi hai amato. Coccolata, educata, viziata… padre mio mi hai dato il mondo, la vita, hai tirato fuori il meglio di me… padre mio neanche la morte mi a separato da te. Perché tu sei e sarai sempre dentro l’anima mia.
Ma quando penso all’avvenir della mia libertà perduta vorrei baciarla e poi morir mentre lei dorme, all’insaputa.
Chi muore, non muore davvero.
La vita e la morte, una grande opera d’arte!