Alcuino – Morte
Che cos’è l’uomo? Un possesso della morte, un viandante che passa, un ospite dei luoghi.
Che cos’è l’uomo? Un possesso della morte, un viandante che passa, un ospite dei luoghi.
Niente vive in eterno se non la morte.
Se è vero che Dio non esiste allora perché hai così paura della morte?
Il poeta non muore, bensì rientra nel bozzolo per poi uscirne nelle nuove vesti delicate e leggere di una novella farfalla, libera di volare nell’immenso etere stellato dell’aldilà della fisicità.
Forse è questo il peccato originale, essere incapaci di amare e di essere felici, di vivere a fondo il tempo, l’istante, senza smania di bruciarlo, di farlo finire presto. Il peccato originale introduce la morte, che prende possesso della vita, la fa sentire insopportabile in ogni ora che essa arreca nel suo trascorrere, e costringe a distruggere il tempo della vita, a farlo passare presto, come una malattia; ammazzare il tempo, una forma educata di suicidio.
La mia paura più grande è quella di morire senza aver realizzato i miei sogni.
Nel regno eterno della morte troverai quella pace invano sospirata in questa vita di miserie e di affanno.