Luca Englaro – Morte
Nonostante la partecipazione affettiva, all’appuntamento con la morte si arriva sempre soli.
Nonostante la partecipazione affettiva, all’appuntamento con la morte si arriva sempre soli.
La morte. La più temuta delle pene, la più sicura delle mete.
Il pensiero della morte genera l’angoscia di chi è costretto a sapere che l’evento si realizzerà, ignorandone il come, il quando e soprattutto il perchè.
La morte è una grande occasione che può portarti all’immortalità.Usa questa soglia per incontrare il divino, ma non desiderare nulla. Il desiderio èl’ostacolo che ti impedisce realizzare il “samadhi” il sublime frutto dell’illuminazione!
La morte ha un’unica nemica, la felicità. Se sei stato felice, sempre felice, accetti la morte serenamente. Ma se come loro, lotti dal primo momento in cui sei nato, per combattere per quella felicità, la morte non l’accetti e cerchi di combatterla ogni volta, fino a quando ti lasci andare perché non c’è più speranza dentro di te.
Morire bene significa sfuggire al pericolo di vivere male.
“È la vita” mi hanno detto così. No cazzo, perché non si può morire di un tumore.