Henry Fielding – Morte
Non è la morte, ma il morire, che è terribile.
Non è la morte, ma il morire, che è terribile.
Accade tutto in un attimo, il tempo suona la mia ritirata cancellando dal mondo il mio fiato. Ti lascio niente, solo pagine accartocciate, fogli sporcati dall’inchiostro del mio cuore, versi di un’anima lasciati cadere lungo il cammino, che il vento sbatacchia contro le porte dell’infinito, ma nessuno le lascerà entrare, perché loro, non fanno rumore.
La morte è l’attimo nel quale veniamo strappati alla vita, ma è anche l’occasione di avvicinarci al cuore di chi ci ha amati e… di essere rimpianti da chi non vi è riuscito.
Nella vita esiste qualcosa di molto più brutto della morte fisica. La morte dell’anima.
Le lacrime solcano il tuo viso, e anche se materialmente il tuo amico non c’è più accanto a te, ti rimarrà sempre nel tuo cuore e nei tuoi pensieri, e fino a quando tu avrai ricordi e sogni, lui vivrà sempre accanto a te.
I cattivi finiscono in un modo infelice, i buoni in modo sfortunato: questo è quel che significa la tragedia.
La morte è la condizione che Dio ci ha imposto per vivere.