Susanna Tamaro – Morte
É più facile morire di niente che di dolore, al dolore ci si può ribellare al niente no.
É più facile morire di niente che di dolore, al dolore ci si può ribellare al niente no.
L’universo, per quanto infinito, è un contenitore stagno e come tale, nulla fa uscire.Nello stesso modo, la morte di un essere umano, non fa svanire la persona, anch’essa contenitore, ma ne libera l’anima!
Nella mia fine é il mio principio.
Il massimo da fare per esser immortali è creare la condizione che per una cinquantina d’anni dopo la dipartita amici e familiari parlino bene di noi, ancor più che lo pensino.Dopo francamente che ce frega.
Dopo la morte torneremo a essere sabbia e terra.
Nonostante la partecipazione affettiva, all’appuntamento con la morte si arriva sempre soli.
“Ho una notizia bella e una brutta. Quale vuoi sapere per prima?” “Quella brutta” “Quella brutta è che muori” “e quella bella?” “Beh, che non sei ancora morto!”