Voltaire (François Marie Arouet) – Morte
Ai vivi si deve del rispetto: ai morti non si deve altro che la verità.
Ai vivi si deve del rispetto: ai morti non si deve altro che la verità.
Due ragioni mi hanno sempre reso simpatica la cremazione: la prima è che adoro il caldo; la seconda, la prospettiva di fregare i vermi.
La Morte estrae i numeri senza bisogno di mettere la benda e mischiare le palline.
Che schifo quegli “amici” che quando sei vivo, sei morto…e quando sei morto ti resuscitano rimembrandoti.
La realtà che percepiamo è ricostruita attraverso sinapsi; quando qualcuno per noi importante viene a mancare in realtà occuperà per sempre quel posto nel nostro cuore.
Il poeta non muore, bensì rientra nel bozzolo per poi uscirne nelle nuove vesti delicate e leggere di una novella farfalla, libera di volare nell’immenso etere stellato dell’aldilà della fisicità.
Nell’aldilà si vive meglio di qua, esiste solo onestà e sincerità, nessuna falsità. Angeli che ti circondano di gioia e ti regalano tanta allegria. Aprimi le porte mio Signore, sarò il tuo servo e mi inchinerò alla tua gloria.