Marco Mengoni – Musica
Non c’è nulla di scandaloso, intendiamoci. Do la caccia a me stesso, perché eliminandomi metaforicamente voglio lanciare un messaggio di rinnovamento musicale e artistico che per me deve essere una costante.
Non c’è nulla di scandaloso, intendiamoci. Do la caccia a me stesso, perché eliminandomi metaforicamente voglio lanciare un messaggio di rinnovamento musicale e artistico che per me deve essere una costante.
Ci credi che una volta mi hanno chiesto se avessi mai tentato il suicidio? Ho risposto: “No! Ma sei matto? Ho troppe persone a cui voglio bene e troppe cose che amo in questo mondo”, ma la verità è che io non potrei mai solo e soltanto perché ho te. Sei l’unica cosa che mi fa desiderare di essere immortale. Se potessi resterei con te in eterno, sei tu la mia ragione di vita, nient’altro, nessun altro.
La musica è luogo di pace per tutti, è un linguaggio d’amore che non conosce confini di razza, genere, colore.
Il blues è l’unica consolazione delle disillusioni e sofferenze su cui contare, perché consola anche dal bisogno di essere rincuorati, consolati. Ha un ritmo coinvolgente, scazonte come il passo di uno zoppo che si muove a passo di danza, che parte da un motivo semplice, una rima incatenata, alternandosi, potenzialmente all’infinito, come le terzine di un poema dantesco, e alla fine si cade sempre in piedi sul primo accordo, come un gatto che cade dal tetto, sulla strada che poi si trasforma in un altro tetto per un altro giro…
Per me il dono della musica è stata una benedizione di Dio da quando ero bambino!
Ogni nota più lunga delle altre è al tempo stesso più forte; mentre la nota di minor durata richiede meno forza, appunto come le sillabe lunghe e le brevi dei versi ritmati. La nota più elevata in una melodia o una nota che forma dissonanza è altresì la più forte.
La musica è una delle vie, che conduce le anime in cielo!