Jacqueline Miu – Paura & Coraggio
Questa paura di cui si nutre l’incerto, mi da la forza di andare avanti sopra le sabbia con spettri avvinghiati a segreti tesori che non pagano il vaccino dell’immortale.
Questa paura di cui si nutre l’incerto, mi da la forza di andare avanti sopra le sabbia con spettri avvinghiati a segreti tesori che non pagano il vaccino dell’immortale.
Che tu abbia il coraggio di realizzare ciò che cominci, di portare a termine quello che, per paura, interrompi bruscamente a metà, di superare una situazione dura, di sconfiggere il desiderio di rintanarti sotto le coperte per mandare tutto a puttane.
La vita mette sempre in ginocchio chi ha il coraggio di guardare in faccia il sole. Lo costringe, amara vita, spesso, a rivolgere gli occhi pieni di pianto a terra, quasi a sprofondarci. Ed io vorrei esser una di quelle mani che li risolleva gli amici, che li conforta. Il sole lo guardo in faccia io per te, adesso, amico mio.
Nel sempre non c’è certezza, nel mai non c’è paura.
Non si è mai tanto paurosi o arditi quanto s’immagina d’essere.
E ora sono qui, nel braccio degli assassini del carcere di Folsom, che attendo, le mani rosse di sangue, il giorno fissato dalla macchina dello Stato, quando i suoi servitori mi porteranno in quella che chiamano tenebra, quella tenebra di cui hanno paura e da cui attingono immagini di superstizione e terrore, la stessa tenebra che li spinge, fra tremiti e lamenti, davanti agli altari delle divinità antropomorfe, generate dal medesimo orrore.
Non c’è speranza senza paura né paura senza speranza.